Regio Tratturo Pescasseroli-Candela

Regio Tratturo Pescasseroli-Candela

L'azienda Oro del Sannio, situata a pochi metri dal tracciato del tratturo, organizza, su prenotazione, visite guidate ed escursioni in tutti i fine settimana.

Cenni storici

I tratturi

Regio Tratturo Pescasseroli-Candela

I tratturi sono tracciati di epoca protostorica; Marco Terenzio Varrone, nel 118 a.C., li definisce "pubblici sentieri" (calles publicae) utilizzati per condurre le greggi all'alpeggio.

Il nome "tratturo" deriva da "tractoria", cioè 'il privilegio', previsto nei codici degli imperatori Teodosio e Giustiniano, al libero passaggio dei pastori sui pubblici sentieri. I Romani compresero, per primi, l'enorme ricchezza che poteva derivare dalla pastorizia tanto è vero che il termine "pecunia" deriva da pecus cioè 'pecora'.

Ordinamenti veri e propri, però, vennero stabiliti solo nel Medioevo, per opera di Alfonso I d'Aragona che, nel 1447, istituì la Dogana per la mena delle pecore in Puglia che ha funzionato fino al 1806. Risale all'epoca aragonese (1574) anche la prima posa in opera dei termini lapidei di confine con i privati.

I tratturi non sono una caratteristica solo italiana ma si trovano in tutta Europa, in particolare Spagna, Francia, Portogallo, Grecia, Romania, Ungheria.

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela

Il tratturo Pescasseroli-Candela nasce come via militare di servizio per le legioni romane da Brindisi a Roma, via Isernia - Via consolare Minucia, dal nome del console che ne ha definito il tracciato, vissuto intorno al 300 a.C. - e diviene, poi, percorso della transumanza dai Monti dell'Abruzzo al Tavoliere delle Puglie e ritorno.

Caratteristiche fisiche

Dimensioni

Mappa satellitare del Regio tratturo

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è una grande strada verde, con i tratturelli come svincoli per i centri urbani limitrofi; è lungo, complessivamente, 211 chilometri e largo 55,55 metri (30 passi napoletani; un passo = 185,2 cm).

Andamento del tracciato

Tracciato del Tratturo

Il tracciato, che parte dal comune di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d'Abruzzo e raggiunge il Tavoliere delle Puglie, nel comune di Candela, alterna vallate e altopiani, con deviazioni nette alla ricerca del percorso più breve.

Confini

Termine di confine

Il tracciato è delimitato da 1.546 termini lapidei di confine con i privati (numerati progressivamente a partire da Pescasseroli, con i numeri dispari a sinistra e i pari a destra) e, a tratti, da muretti a secco e siepi.

Flora

Orchidea

Il tracciato non è stato coltivato da millenni perciò ospita una flora particolare, dalle orchidee selvatiche ai funghi "cardarelli", dalla "berretta di prete" - i cui frutti venivano usati dai pastori contro le pulci- alla rosa canina, dalle erbe aromatiche ai giunchi, utilizzati per realizzare le fascere per formaggio e ricotta.

Inquadramento amministrativo

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela attraversa 4 Regioni (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia), 6 Province (L'Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento, Avellino, Foggia) e 39 Comuni.

Cosa troviamo lungo il tracciato nelle vicinanze dell'azienda

Aree archeologiche

Altilia
  • Area archeologica di Isernia e museo Homo Aeserniensis
  • Area archeologica di Altilia, in Molise; città sannitica, poi romana;
  • Area archeologica di Bebio, antica capitale dei Liguri Apuani, deportati nel Sannio dai Romani, in numero di 49.000, nel 181 a.C.

Gastronomia tipica della transumanza

Gli scambi di prodotti tra i pastori transumanti e i contadini hanno dato origine ad una gastronomia "povera", tipica dei territori attraversati dai tratturi, a base di pane raffermo, erbe aromatiche, formaggio e ricotta;

Chiese e santuari legati alla transumanza

Santuario di Santa Lucia

Il regio tratturo Pescasseroli-Candela è stato anche un itinerario religioso perciò, lungo il suo percorso si trovano chiese e santuari, raggiungibili attraverso sentieri e tratturelli.

Risorse immateriali: tradizioni e leggende legate alla transumanza

Rievocazione storica 'La Pace' in occasione del Carnevale a Santa Croce del Sannio

Al tracciato del tratturo, alla sua storia, ai popoli che lo hanno attraversato per penetrare nelle aree interne, sono legate tradizioni e leggende che si conservano tuttora.


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